I calcoli sono piccole masse che si sviluppano a partire dal rene e possono migrare spinti dal flusso di urina raggiungendo gli ureteri e la vescica. Le loro dimensioni sono variabili da pochi millimetri a pochi centimetri. La calcolosi urinaria colpisce il 10-12% della popolazione generale ed è più frequente nel sesso maschile. Riconosce diversi fattori di rischio, tra cui una scarsa idratazione, un’eccessiva assunzione di sodio o di proteine animali, l’obesità o la sindrome metabolica, le infezioni delle vie urinarie, la familiarità per calcolosi urinaria e l’assunzione cronica di alcuni farmaci. Il decorso clinico può essere asintomatico quando il calcolo è piccolo perché può essere espulso attraverso la minzione. Più frequentemente, durante la sua discesa, il calcolo si incunea a livello del rene o dell’uretere, provocando l’ostruzione del deflusso di urina e scatenando i sintomi tipici: dolore al fianco di tipo colico, sudorazione, sangue nelle urine, talvolta febbre e brividi. La diagnosi inizia con un accurato esame obiettivo e con la raccolta dell’anamnesi, per concludersi con l’esecuzione di esami strumentali. Il primo esame eseguito è l’ecografia dell’addome che permette di visualizzare il calcolo e valutare lo stato di dilatazione del rene. Successivamente, la TC senza mezzo di contrasto consente la diagnosi definitiva, identificando la posizione esatta in cui si trova il calcolo. In alternativa alla TC può essere eseguita l’urografia che sfrutta i raggi X e un mezzo di contrasto per evidenziare il decorso delle vie urinarie e la posizione del calcolo. La terapia del dolore si avvale di antinfiammatori non steroidei. L’espulsione o rimozione del calcolo viene eseguita con tecniche differenti in base alle dimensioni del calcolo, dell’età del paziente e del suo stato di salute:
- Terapia farmacologica (tamsulosina) per calcoli minori di 5 mm, che facilita l’espulsione spontanea del calcolo;
- Litotrissia endoscopica, per calcoli nel rene o nell’uretere: in sedazione, viene inserita una sonda all’interno dell’uretra (senza taglio chirurgico) tramite il quale il calcolo viene frantumato, e i mico-frammenti vengono espulsi con le urine.
- Nefrolitotomia percutanea, per i calcoli più grandi localizzati dentro il rene: in sedazione, viene praticato un piccolo taglio a livello della schiena tramite il quale viene inserita una sonda per frantumare il calcolo. I frammenti residui verranno rimossi dal rene.